Tag: Gianni Lacorazza

Dai padri la Civiltà, dai figli le Macchine

Nel 1953, quando Sinisgalli fondò Civiltà delle Macchine, mio padre Vincenzo aveva appena 9 anni. A 52 anni è riuscito a lasciare in casa tutta la collezione completa che il cugino Leonardo (36 anni più grande di lui) aveva diretto fino al 1958. Non mi sono mai domandato come questa collezione si fosse composta negli

Dall’online all’onlife per ricalcolare l’area del futuro

Quando abbiamo immaginato che uomo, macchina e natura erano tre vertici di un triangolo, ci siamo anche posti il tema di che triangolo potesse mai essere: isoscele, rettangolo, scaleno. Avevamo già a che fare con Leonardo il lucano che guardava al Leonardo genio e avevamo iniziato a riflettere su come l’uomo aveva costruito il rapporto con la

Caro cumpare cuggine nepote!

Chi non ricorda Totò lo scrivano di Miseria e Nobiltà, a cui si rivolse il campagnolo analfabeta che voleva mandare la lettera al nipote per farsi aiutare nella sua permanenza cittadina? Totò era il professionista che tentava di fare il suo lavoro, con un banchetto in pieno centro del viavai partenopeo, cercando lavoro in un

Logica socialogica e innovatour (…!)

Nuovi media e turismo sono due variabili che circoscrivono un campo d’azione abbastanza fluttuante, perché sono proprio queste due variabili ad essere particolarmente fluttuanti. Operare in questo ambito professionale, realizzare nuovi progetti ed avere nuove idee è diventata ormai la via più battuta per tanti; anche nuovi professionisti che fino a ieri si occupavano d’altro.

A scuola dal grande “artigenio”

(Il segno lasciato da Giuseppe Antonello Leone) Buona parte della storia e della cultura lucana che conosco l’ho letta in un libro speciale. Un libro che oggi si è chiuso dopo 99 anni. Negli anni avevo imparato a sfogliare Giuseppe Antonello Leone proprio come un libro e credo che più di chiunque altro mi abbia

LA SOCIALOGIA. Ovvero quando “pazziare” diventa una cosa seria

I progetti, le idee, le visioni e le strategie sui social stanno ormai diventando infinite e sempre più si sono affiancate ad una pratica diffusissima di presenza su queste piattaforme, da cui in sostanza ne ha avuto origine l’utilizzo di massa, che è quella del “cazzeggio” (nel titolo ho dovuto essere soft ma non è

Luoghi (non) comuni del turismo. La sfida di Corleone

Questo blog è nato per provare a raccontare luoghi, eventi ed esperienze che possano coniugare anima e marketing; a volte letteratura e scienza, arte e tecnica, uomo e macchina, tradizione e futuro. Insomma un binario con le due rotaie parallele su cui far camminare il treno che trasporti qualche passeggero (almeno qualcuno, senza presunzioni) verso

Tecnologia dell’infornazione (visioni a BTO)

C’eravamo già interrogati qualche settimana fa sul proverbio “O’ fierr fa o’ mastr”, (link) che nella tradizione meridionale, vuol dire che quando un artigiano possiede strumenti adeguati può realizzare ottime opere. E questo può valere per falegnami come per chirurghi, per artisti come per cuochi. Oggi ripartiamo da qui per raccontare il food moderno in

MATERA IN BASINISGALLIA. CAPITALE DAL 1955

Sessanta anni fa, Matera era giá capitale. ————— “A Matera viveva mia sorella Enza e quando mi recavo a trovarla, riuscivo a respirare il fascino di una città unica…”. Io immagino che Leonardo Sinisgalli avrebbe cominciato così un suo commento sulla vittoria di Matera, ricordando il lato degli affetti familiari innanzitutto. Matera era davvero nel

‘O mast fa ‘o fierr

Il dibattito sulla Civiltà delle Macchine è in atto da sempre: ogni epoca ha avuto le sue innovazioni tecnologiche e portato con esse entusiasmi e resistenze. Leonardo Sinisgalli su questa consapevolezza ha costruito una delle esperienze editoriali e culturali di maggior pregio di sempre. Nel 1953 fondava per Finmeccanica la rivista “Civiltà delle Macchine” ed

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