Author: admin

Una rosa nel calamaio dell’Appennino

Gianni Lacorazza – Articolo su Civiltaappennino.it del 31/01/2021   “Roma per vivere, Milano per lavorare!”. Era una frase che spesso risuonava tra le mura di casa e riaccende ricordi di infanzia di oltre 40 anni fa, prima di quel 31 gennaio 1981 quando ai familiari giunse la notizia della morte inaspettata di Leonardo Sinisgalli. Viveva

1981 | 2021 – Un Sinisgalli contemporaneo sorgente di Civiltà Appennino

Gianni Lacorazza e Piero Lacorazza su CiviltàAppennino.it del 21/01/2021 Il 31 gennaio 1981 moriva a Roma Leonardo Sinisgalli. Inaspettatamente. Poco più di un mese dopo avrebbe compiuto 73 anni. Quarant’anni fa però, si chiuse una vita ma si aprì un’epoca, o più esattamente un percorso, anche se fatto di fasi alterne. I primi anni dopo

Dai padri la Civiltà, dai figli le Macchine

Nel 1953, quando Sinisgalli fondò Civiltà delle Macchine, mio padre Vincenzo aveva appena 9 anni. A 52 anni è riuscito a lasciare in casa tutta la collezione completa che il cugino Leonardo (36 anni più grande di lui) aveva diretto fino al 1958. Non mi sono mai domandato come questa collezione si fosse composta negli

Dall’online all’onlife per ricalcolare l’area del futuro

Quando abbiamo immaginato che uomo, macchina e natura erano tre vertici di un triangolo, ci siamo anche posti il tema di che triangolo potesse mai essere: isoscele, rettangolo, scaleno. Avevamo già a che fare con Leonardo il lucano che guardava al Leonardo genio e avevamo iniziato a riflettere su come l’uomo aveva costruito il rapporto con la

Caro cumpare cuggine nepote!

Chi non ricorda Totò lo scrivano di Miseria e Nobiltà, a cui si rivolse il campagnolo analfabeta che voleva mandare la lettera al nipote per farsi aiutare nella sua permanenza cittadina? Totò era il professionista che tentava di fare il suo lavoro, con un banchetto in pieno centro del viavai partenopeo, cercando lavoro in un

Logica socialogica e innovatour (…!)

Nuovi media e turismo sono due variabili che circoscrivono un campo d’azione abbastanza fluttuante, perché sono proprio queste due variabili ad essere particolarmente fluttuanti. Operare in questo ambito professionale, realizzare nuovi progetti ed avere nuove idee è diventata ormai la via più battuta per tanti; anche nuovi professionisti che fino a ieri si occupavano d’altro.

Brexit, (ri)connessioni e periferie

(di Saverio Romeo) “Dobbiamo andare a parlare nelle campagne” diceva mio padre, una vita spesa nella politica locale in Lucania, terra rurale e periferica per definizione. Prendeva la sua Golf celestina, la riempiva di gente, me incluso, ed in giro per le campagne fino a tarda sera. Si fermavano in varie case. Si parlava, si

A scuola dal grande “artigenio”

(Il segno lasciato da Giuseppe Antonello Leone) Buona parte della storia e della cultura lucana che conosco l’ho letta in un libro speciale. Un libro che oggi si è chiuso dopo 99 anni. Negli anni avevo imparato a sfogliare Giuseppe Antonello Leone proprio come un libro e credo che più di chiunque altro mi abbia

Tanto di Tanti da “Musica di Basilicata”

Che cosa è Musica di Basilicata? Un luogo? Uno strumento? Una canzone? Un gruppo? Potrei continuare ma alla fine la risposta sarebbe: “tutto quello che pensate messo insieme”. Musica di Basilicata è un luogo virtuale che intorno alla musica diventa una comunità, una casa, un mondo, dove la società si rispecchia nella bellezza dell’essere umano,

Se immagini un sapore fai gustare un’esperienza

Sono un po’ di giorni che mi frulla in testa una domanda: “dovrei forse scrivere qualcosa sul food?”. E allora inizio a pensare, ma non ci crederete (o forse si, mica sono una scrittrice!) mi risulta molto difficile. Tanti scrivono di food, c’è quasi “un’indigestione” di cibo dovuta a format televisivi modello Masterchef, a invasioni

1 2 3 4