Il presepe lucano a San Pietro tra anima e marketing
Il presepe lucano a San Pietro è stato un evento storico: comunicato come tale e riconosciuto come tale. Ma un evento storico perché? Per una questione di marketing o di anima? Porsi questa domanda sul nostro blog dunque è d’obbligo. L’anima di questa operazione è senza dubbio da ricercarsi nella fede, sia dei credenti che
Il “coraggio” a Bto e’ la mia smart emotion
“Coraggio”, sinonimo di fortezza – e scusate la pertinenza vista la location :) – “è la virtù umana che fa si che chi ne è dotato non si sbigottisce di fronte ai pericoli e affronti con serenità i rischi” (wikipedia). Nonostante lo spread (bó) e la crisi che ci spaventa, Bto quest’anno è stata coraggio
Quando la tecnica migliora la natura
Negli ultimi anni della sua vita, Leonardo Sinisgalli tornava più spesso a Montemurro: due, tre volte l’anno. La casa ristrutturata era il luogo in cui portava a riposare il corpo ed il pensiero (tanto per evitare la retorica del luogo dell’anima!), specialmente dopo il 1978, anno in cui morì la moglie Giorgia con la quale
Matera è una città donna, dal grembo cavo e fecondo. #WFF
Erano un pò di anni che volevo andare a capire bene cosa fosse il Woman Fiction Festival – il nome è gia’ da solo tutto un programma :) – , finalmente il 27 settembre sono andata a Matera (è già questa è un’emozione!) in un luogo dove scrittrici, editrici, web editor si raccontano e mettono a
… che troppe volte metti sotto i piedi…
L’anima che ho lasciato fra le tue mani Per non avere tutti i giorni uguali L’anima che troppe volte metti sotto i piedi L’anima che tiro fuori quando non mi credi L’anima che a volte ti fa ragionare Anche se hai voglia di lasciarti andare… (Pino Daniele)
All’anima del contesto!
Il filosofo del linguaggio Ludwig Wittgenstein sosteneva che una frase fosse una mera immagine di una situazione, come una foto, come uno dei tanti plastici esposti nel salotto di Porta a Porta. Ma ci sarà una differenza fra vedere la foto di una ragazza che si allontana da una casa lasciata al buio, leggere nell’ultima

Perchè si usa… il cuore
Arrivati a settembre iniziamo a tirare le somme delle nostre vacanze e ripensiamo anche a come le abbiamo pianificate, perchè abbiamo scelto una località invece di altre, cosa ci ha indirizzato nella scelta. Al tempo dei social network e del web 2.0 queste domande per molti sembrano avere facili risposte: la community, il passaparola virtuale degli amici e follower che recensiscono bene o male un posto, una località.
Tanti hanno fra i loro amici e follower alberghi, ristoranti, agenzie di comunicazione che hanno creato le campagne di marketing per i brand turistici ed anche loro ci hanno influenzato. Ma come ci hanno influenzato?
Facendo un giro nel web, sulle riviste o in televisione, e ponendo un’attenzione mirata alla comunicazione turistica, colpisce una cosa in particolare: “il cuore”. Senza uscire fuori dai confini italiani, altrimenti “I love NY” la fa da padrone, la Val d’Aosta, la Liguria (“per non lasciarci il cuore”), la Basilicata, la città di Belluno, la Provincia di Treviso (“ti resta nel cuore”), la città di Bolzano, la Sardegna (“un cuore d’acqua”), solo per citarne alcuni, hanno utilizzato il cuore o il concetto di anima (“Emilia Romagna, Terra con l’anima”).
Diavolerie obbligatorie
Qualche giorno fa è stato presentato un libro di racconti di una scrittrice-giornalista che, alla fine della sua carriera professionale, ormai in pensione, si è dedicata a raccogliere e pubblicare i pensieri di una vita: le sue poesie, le storie che ha inventato, le sue emozioni. Autorevole la location, nella sala conferenze della Biblioteca nazionale,
MECCANIMA – Leonardo Sinisgalli negli anni di Civiltà delle Macchine
Prefazione ed Introduzione 1- L’ultima rivoluzione industriale e la prima rivoluzione della comunicazione industriale Il miracolo economico L’industria come traino economico Il dualismo economico ed i suoi effetti Panorama culturale dell’epoca. L’importanza degli anni ’30 2- Nascita e linea editoriale di Civiltà delle Macchine Sinisgalli e i manager illuminati: La figura di Giuseppe Eugenio Luraghi